Recensione: Cecità, José Saramago

Buon venerdì, buon fine settimana a tutti! 💙
Oggi vi porto una nuova recensione (come ogni venerdì). Dopo "La verità sul caso Harry Quebert", stavolta recensisco un altro libro che è diventato uno dei miei preferiti del 2018: Cecità di José Saramago. Fatemi sapere se l'avete letto o vorreste leggerlo, buon proseguimento!
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Titolo: Cecità
Autore: José Saramago (1922-2010), poeta, drammaturgo e giornalista, premio Nobel per la letteratura 1998.
Data di pubblicazione: 1995
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo di copertina: € 9,50
Pagine: 276
Trama: In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.
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Recensione:  Essendo Saramago un premio Nobel, da questo romanzo mi aspettavo qualcosa di forte, potente, incisivo e in effetti è stato così. Nonostante abbia potuto pensare di leggere il libro in un paio di giorni, non ce l'ho fatta. Lo stile di scrittura è abbastanza pesante, i temi trattati difficili. E' un libro che non può piacere a tutti proprio per la particolarità della struttura narrativa, ma che oggettivamente è un capolavoro letterario. Proprio per questo motivo consiglio a tutti di leggerlo almeno una volta, così da poter vivere le vicende dei protagonisti che non sono altro che una metafora: l'anima, non il corpo, è tutto quello che conta.
Voto: 5/5 🌟
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"Non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo. Ciechi che, pur vedendo, non vedono".
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Anche questa recensione termina qui! Spero che vi abbia incuriositi un po', fatemi sapere 💕
Alice 🌹
 

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